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SEO - Search Engine Optimization
Cos'è il SEO?
Ottimizzazione (motori di ricerca)
Con il termine ottimizzazione (Search Engine Optimization in inglese) si intendono tutte quelle attività finalizzate ad aumentare il volume di traffico che un sito web riceve dai motori di ricerca. Tali attività comprendono l'ottimizzazione sia del codice sorgente della pagina, sia dei contenuti.
L'ottimizzazione è parte di un'attività più complessa, quale il marketing dei motori di ricerca (Search Engine Marketing, SEM).
L'attività di ottimizzazione per i motori di ricerca comprende varie operazioni tecniche che vengono effettuate sul codice HTML (incluso il markup) e sui contenuti delle pagine del sito web, nonché sulla struttura ipertestuale complessiva (tecnologie di interazione comprese).
La figura professionale specializzata in ottimizzazione è il SEO (search engine optimization,
ottimizzatore per i motori di ricerca). In siti di dimensioni elevate,
o particolarmente complessi, il SEO resta in stretto contatto con il
team di lavoro, necessitando a seconda degli elementi trattati di
specifiche professionalità che difficilmente possono ricadere in una
singola persona.
L'ottimizzazione di un sito è funzionale al suo posizionamento nelle pagine di risposta dei motori, che a sua volta è funzionale alla visibilità dei prodotti/servizi venduti.
L'ottimizzazione per Google
Google introdusse un elemento di novità nell'approccio al problema dell'indicizzazione del web, il PageRank, algoritmo di valutazione della rilevanza di una pagina basato su concetti matematici che l'inventore di Ethernet, Bob Metcalfe, sintetizzò con il termine network effect:
una rete è tanto più utile quanto più elevato è il numero dei suoi
utenti. Google indicizza una pagina basandosi sui suoi contenuti e sui
link che puntano ad essa.
Buone pratiche per l'ottimizzazione delle pagine
Per quanto riguarda la struttura HTML, è buona norma:
- Inserire i contenuti importanti all'inizio del codice HTML;
- Usare I tag HTML il più possibile attinenti alla struttura dei contenuti presentati (semantico) e verificare sempre che il codice delle pagine sia formalmente valido[1]. Può essere utile confrontarsi con le specifiche WCAG[2] per rendere i contenuti meglio "accessibili" anche per i crawler;
- Differenziare opportunamente i titoli
delle varie pagine di un sito, renderli chiari e coerenti con il
contenuto della pagina: dovrebbero contenere le parole chiave di
maggior peso;
- Evitare di inviare informazioni incontrollate o inutili
(potenzialmente dannose) tramite tag <meta>: i browser le
ignorano, i crawler no[3];
- Evitare l'utilizzo di JavaScript
per gestire la navigazione, perché il crawler non interpreta gli script
e non seguirà questi collegamenti. Usare invece collegamenti standard
inserendo tag <a>
con l'attributo <href>. I browser delle ultime generazioni non
avranno problemi a gestire link contenenti sia un indirizzo in href che
una chiamata a JavaScript in un gestore di evento onClick: se
quest'ultima è ritenuta indispensabile, è possibile inserirla ed essa
verrà eseguita prima del collegamento vero e proprio.
È importante ricordarsi di inserire comunque anche il collegamento
tramite l'attributo href, a beneficio di browser non standard, browser accessibili, e crawler.
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